Letteralmente karma significa “azione”. Secondo la cultura Vedica il termine deriva dalla radice sanscrita kr, che significa “fare, produrre, agire, movimento”, ma la definizione più comune di questo termine è la “legge del karma” ovvero la legge della causa ed effetto, questa dottrina indiana seppur molto complessa la si può comprendere con la frase:
“ciò che semini raccoglierai”.
Come già detto questa dottrina indiana è molto complessa, tuttavia questo scritto è un primo approccio molto sintetico.
Il karma è conosciuto anche come legge di causa-effetto, agisce su tutta la natura materiale ed anche su fenomeni più impercettibili del mondo psichico. Secondo la legge del karma ad ogni azione, positiva o negativa, segue una reazione dello stesso segno che l'autore attira su di sé di vita in vita. Essa dirige l'essere spirituale nella sua trasmigrazione di corpo in corpo, determinando le condizioni della rinascita.
Nota bene il karma non è una punizione, bensì una legge universale che aiuta, attraverso l'esperienza dell'essere incarnato, ad evolvere secondo il proprio Dharma, il divino ordine socio-cosmico inscritto in ogni essere o cosa, la cui “infrazione” provoca una condizione innaturale, segnata da conflitti e sofferenze. Infatti seguire e riconoscere la legge del Dharma riporta l'armonia e l'ordine in se stessi, con l'ambiente intorno e con la coscienza cosmica (un articolo sul Dharma lo trovi su questo sito sezione “articoli”).
Ogni pensiero, parola, azione sono importanti nella nostra vita poichè edificano il nostro futuro e l’importanza della volontà è fondamentale per esprimere al meglio questi aspetti.
Tuttavia non sempre è possibile esprimere a pieno il nostro volere poiché da un punto di vista oggettivo siamo soggetti a conflitti con l’ambiente e situazioni circostanti. A sua volta, essere condizionato da questi conflitti, secondo la scienza spirituale, è influenzato da energie sottili archetipiche che dirigono la vita dell'individuo, chiamati Guna.
Queste tre influenze sono: tamoguna, rajoguna e sattvaguna e corrispondono rispettivamente a letargia-ignoranza, passione e virtu. Sono tre energie che legano l'essere vivente al mondo materiale e caratterizzano ed interagiscono con la natura e l'essere umano.
Oltre al suo significato letterale di “azione”, un aspetto più profondo del termine karma è anche “reazione all'azione”. Il movimento di queste reazioni nasce da forze inconsce che l'io cosciente non è in grado di percepire in una dimensione psichica, tuttavia può accedervi con l'ottenimento di tecniche e discipline specifiche. Da questa dimensione psichica emergono impulsi che causano l'azione cosciente del pensiero e delle sue dinamiche che si manifestano nell'individuo. Attraverso alcune discipline abbiamo la possibilità di intervenire per poter trasformare presente e futuro. Quindi necessario un lavoro introspettivo e meditativo sulla causa e motivazioni, in questo modo potremmo iniziare ad indagare sul nostro carattere profondo per scoprire i nostri condizionamenti.
Dopo questa prima esplorazione può iniziare un lavoro adeguato di riorganizzazione dalle strutture profonde dei condizionamenti. Un'impresa impegnativa ma comunque interessante per far emergere dei lati nascosti e renderli consapevoli per riuscire a correggere la via per un giusto percorso.
Questo lavoro di comprensione profonda comporta grande impegno nella vita di tutti i giorni che non si limita solo nella parte teorica ma anche nell'azione pratica, un percorso di consapevolezza che dovrebbe essere affiancato dall'aiuto di una figura esterna che facilita l'individuo nell'acquisizione di strumenti adeguati per il raggiungimento del l'obbiettivo.
Carlo Cicchini